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Diabete di tipo 1 e celiachia: come impostare uno stile alimentare soddisfacente senza zuccheri e senza glutine

Le diagnosi di diabete e di celiachia sono aumentate negli ultimi anni, e sempre più di frequente sono associate. Nonostante questo incremento, restano sempre sottostimate, in particolar modo la celiachia. Ecco perché è stata introdotta la legge sullo screening pediatrico di celiachia e diabete di tipo 1 e sulla creazione di un Osservatorio nazionale su diabete e celiachia. 

Ricevere entrambe le diagnosi può essere sconfortante, soprattutto quando la persona diagnosticata è un bambino o un ragazzo. Ma impostare una dieta senza glutine e con un controllo degli zuccheri, che sia anche soddisfacente non è poi così difficile. Si tratta di introdurre alcune modifiche al proprio stile alimentare, non stravolgendolo, ma, in molti casi, migliorandolo. Ecco, in proposito, alcuni consigli utili da parte della dottoressa Marina Ottaviani.

Innanzitutto va sottolineato che, sia l’American Diabetes Association, sia altre associazioni scientifiche di diabetologia e nutrizione, raccomandano schemi dietetici che sono sostanzialmente sovrapponibili alle linee guida per una sana e corretta alimentazione, rivolte in generale a tutta la popolazione. Quindi, se dal punto di vista alimentare, conciliare diabete tipo 1 e celiachia potrebbe sembrare difficile, in realtà gli accorgimenti da seguire non sono dissimili da una sana dieta mediterranea a base di prodotti senza glutine. 

Per entrare nello specifico, una dieta sana e bilanciata per chi convive con celiachia e diabete di tipo 1 dovrebbe:

  1. fornire un apporto alimentare adeguato, che garantisca una crescita sana.
  2. Incoraggiare sane abitudini alimentari.
  3. Informare sulla risposta glicemica agli alimenti per permettere di avere un buon controllo delle glicemie post-prandiali.
  4. Ridurre il fabbisogno di insulina per evitare iperglicemie e ipoglicemie.

Come gestire nella vita di tutti i giorni una dieta di questo tipo? 

Ecco qualche qualche consiglio pratico.

  • Riduci il consumo di zuccheri semplici e preferisci i carboidrati complessi.
  • Puoi comunque inserire piccole quote di dolci in un pasto complesso, non fuori pasto, meglio se accompagnati da fibre e da alimenti proteici, che rallentano l’assorbimento degli zuccheri, e quindi abbassano l’indice glicemico del prodotto ricco in carboidrati.
  • Aumenta il consumo di fibre.
  • Copri i fabbisogni fisiologici di proteine utili per la crescita.
  • Incentiva il consumo di legumi per la presenza contemporanea di proteine, fibre e carboidrati complessi.
  • Non eccedere, invece, con le patate, il cui indice glicemico è abbastanza elevato. Meglio accompagnarle ad altra verdura che aumenti il contenuto di fibre.
  • Nel diabete c’è una terapia insulinica che viene adattata ai pasti, per cui è bene attenersi a orari precisi e non mangiucchiare in continuazione o fare lunghi periodi di digiuno. 
  • Non saltare mai la colazione.
  • Qualche biscotto integrale senza glutine e senza zuccheri aggiunti insieme a fonti proteiche come latte o yogurt, o un muesli senza l’aggiunta di zuccheri ma ricco di fibre sono fonti energetiche importanti per la colazione di adulti e bambini.
  • Mentre a metà mattina è meglio preferire qualcosa di salato, come pane integrale e prosciutto o formaggio o noci.
  • Consuma pasti completi (carboidrati + proteine + verdura + frutta) a pranzo e a cena.
  • Suddividi equamente la quota totale di carboidrati complessi nei tre pasti principali, 
  • I cereali e gli pseudo cereali senza glutine meglio se integrali, accompagnati da tante verdure e, di nuovo, una fonte di proteine animali o vegetali, costituirà la base dei pasti principali, mentre è bene inserire la frutta consentita all’interno di un pasto più complesso.
  • Adegua le porzioni ai fabbisogni.
    Il controllo del peso è importante per il corretto accrescimento. Il bambino diabetico inizialmente dimagrisce, ma poi con la terapia adeguata, un’alimentazione equilibrata e una buona attività fisica ottiene un equilibrio che viene mantenuto nel tempo.
  • Varia il più possibile la dieta per consentire al bambino di assumere tutti i nutrienti.
  • Per quanto possibile, cerca di adattare i consigli nutrizionali forniti dal personale sanitario al momento della diagnosi, alle tradizioni culturali, etniche e familiari. In questo modo rendi molto più facile la collaborazione, e la salute, del bambino.
  • Riduci il consumo di grassi saturi. Sì, anche la scelta dei grassi è importante, come del resto nell’alimentazione sana in generale. Come condimento va preferito l’olio extravergine. Inoltre è bene leggere attentamente le etichette dei prodotti confezionati per ridurre l’apporto di grassi saturi o idrogenati.