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Intolleranza al glutine: quali sono i cereali senza glutine?

Posso continuare a mangiare cereali se sono intollerante al glutine?

Il primo ostacolo che incontra una persona che scopre di essere intollerante al glutine è il cambiamento di dieta. Molti alimenti tipici della cucina italiana nascono da cereali che contengono glutine e non è facile immaginarsi una vita senza pane, pasta o pizza. Fortunatamente sono moltissime le alternative e altrettanti gli alimenti senza glutine che possono garartirti una dieta variata e gustosa. Facciamo subito chiarezza e impariamo a distinguere i cereali che contengono glutine da quelli che non lo contengono.

Quali sono i cereali che contengono glutine?

  • frumento
  • farro
  • segale
  • spelta
  • orzo

Hai a che fare con la celiachia? Allora devi assolutamente evitare questi cereali così come le preparazioni, anche farmaceutiche, che contengono il glutine sotto forma di addensante e di pasta per amalgamare i preparati.

Sai che esistono tanti cereali che sono naturalmente privi di glutine?

In realtà per chi è costretto o sceglie di escludere il glutine dalla propria dieta, esistono diverse possibilità per variare la propria alimentazione e scoprire nuovi gustosi sapori.

I cereali naturalmente privi di glutine sono:

  • riso
  • mais
  • grano saraceno
  • miglio
  • amaranto
  • quinoa
  • manioca
  • teff
  • sorgo

Quali sono le loro caratteristiche principali?

  • Il riso è sicuramente l’alimento senza glutine più consumato al mondo. Altamente digeribile, riesce a regolare la flora intestinale. Ha molto potassio e poco sodio e quindi è veramente indicato per chi soffre di ipertensione. Ricco di molti nutrienti, aiuta a eliminare il gonfiore.
  • Il mais. Introdotto dopo la scoperta dell’America, è fonte di acido folico e vitamina B1; è dunque indicato per l’alimentazione in gravidanza e per i bambini, a partire dalla prima infanzia: la crema di mais è uno dei primi alimenti ad essere introdotti nella dieta durante lo svezzamento. Il mais, inoltre, presentando una buona quota di ferro e di altri minerali è utile in caso di anemia. Particolarmente digeribile e ricco di fibra alimentare, è un alleato prezioso per stomaco e intestino e facilita il rallentamento dell’assorbimento degli zuccheri, contribuendo, così, a mantenere bassi i livelli di glicemia nel sangue. Grazie alle sue proprietà contribuisce inoltre a tenere bassi i valori di colesterolo LDL, quello cosiddetto “cattivo”.
  • Il grano saraceno, conosciuto anche con il nome di grano nero, è una pianta erbacea ricca di ferro, zinco e selenio ed è perciò molto utile per combattere il diabete e per essere utilizzato come antidoto eccezionale contro le emorragie.
  • Il miglio è un’altra pianta erbacea che appartiene comunque ad un raggruppamento di cereali minori. È usato soprattutto per produrre farine e semolino e trova un grande impiego nella cucina macrobiotica. Contiene sali minerali, fibre e le stesse quantità di proteine del grano. Se combinato con la gomma arabica diventa un ottimo lievitante ed è utilizzato nelle diete senza glutine nei prodotti da forno.
  • L’amaranto è una pianta ricca di proteine che proviene dal Centro America e ha un altissimo valore biologico per la quantità di amminoacidi che contiene. Ha un elevato contenuto di calcio, fosforo, magnesio e ferro, contiene fibre e, per questo, è molto utile nella digestione e per le funzioni intestinali. È usato spesso nello svezzamento dei neonati e per le persone che hanno difficoltà ad affrontare una normale digestione.
  • La quinoa ha origine nel continente americano ed appartiene alla famiglia delle chenopodiaceae che è la stessa degli spinaci e della barbabietola. Ha un elevato apporto calorico e notevoli proprietà nutritive: è ricca di fibre e minerali, tra cui ferro, zinco, magnesio e fosforo, oltre che di grassi insaturi.
  • La manioca è un arbusto originario dell’America centro-meridionale e viene coltivato nelle zone tropicali. La parte edibile della manioca è costituita dalle sua radici: tuberi di colore bruno e dalla polpa chiara, ricchi di amido. I tuberi della manioca possono essere cucinati come le nostre patate, vanno sbucciati molto bene e, nel caso della manioca amara, non deve mai essere mangiata cruda. Una volta lessato il tubero può essere cotto con un po’ di burro, arrostito o lavorato come purè. La manioca ha molte proprietà benefiche per il nostro organismo: è ricca di vitamine del gruppo B e la sua radice è una fonte principale di alcuni importanti sali minerali come lo zinco, il magnesio, il rame, il ferro, il manganese, il potassio, quest’ultimo ottimo regolatore dei fluidi presenti nel corpo e quindi ottimo regolatore della frequenza cardiaca.
  • Il teff, originario dell’Etiopia e dell’Eritrea, è un cereale sfruttato fin dall’antichità per le sue proprietà benefiche e curative: i suoi benefici sulla salute sono dovuti al suo elevato contenuto di fibre e sali minerali quali il magnesio, il calcio, il potassio e il ferro. Inoltre, l’assunzione del teff permette un maggiore apporto di vitamina C e, avendo un basso indice glicemico, è consigliato ai diabetici che possono trarne giovamento riuscendo ad abbassare i livelli di zuccheri nel sangue.
  • Il sorgo, quinto cereale per importanza nell’economia agricola mondiale, è ricco di fibre ed è altamente digeribile e facilmente assimilabile. Oltre a contenere importanti sali minerali come ferro, calcio, potassio, è ricco di vitamina B3 e vitamina E, che rendono questo alimento ricco di proprietà nutritive.

Escludere il glutine dalla propria dieta non è assolutamente sinonimo di privazione o di alimentazione punitiva. Anzi la dieta della persona celiaca o intollerante al glutine può e deve essere il più possibile variata. È importante continuare ad avere un buon rapporto con il cibo scegliendo alimenti nutrienti e bilanciati. Per quanto riguarda i prodotti trasformati è molto importante fare attenzione all’etichetta, leggendo sempre l’elenco ingredienti e i valori nutrizionali riportati sulla confezione. Prima di usare qualsiasi ingrediente, assicurati che sulla confezione sia presente il simbolo della spiga barrata o che il prodotto sia inserito nel prontuario AIC.

Hai ricevuto la diagnosi di celiachia da poco? Leggi la guida rapida per iniziare.